
Carissim* amic*,
apprezziamo davvero tutto il supporto che ci hai dato finora nella campagna per ripristinare la viabilità nella nostra comunità rurale. La settimana scorsa abbiamo finalmente iniziato il cantiere e vogliamo aggiornarti sullo stato dei lavori, ma prima vorremmo rispondere ad una domanda che molti ci hanno fatto: come è possibile che non ci sia un qualche tipo di assistenza pubblica per voi in questa situazione? La risposta è complicata.
La nostra strada è una strada vicinale ad uso pubblico e per questo considerata una strada secondaria tra molte altre (statale, provinciale, comunale). Il nostro comune è uno dei più estesi per superficie territoriale della regione fortemente colpita dalle inondazioni e dalle frane. Ha un’enorme quantità di danni nella sua giurisdizione e decenni di problemi con lo spopolamento e la recessione economica, nonostante il recente nuovo interesse per l’area. La sede comunale è a Civitella di Romagna, ma sono più di una dozzina le piccole frazioni, a volte costituite da poche case, sparse in tutto il territorio comunale. Nel momento peggiore (tra il 17 e il 20 maggio), ognuna di quelle frazioni è stata tagliata fuori dalla strada principale, anch’essa impraticabile in più punti. Quattro frazioni erano addirittura prive sia di elettricità che di acqua corrente.
Nonostante tutti i danni, siamo stati fortunati a non perdere l’elettricità, se non per poche ore, o l’acqua corrente (anche se i tubi dell’acqua scorrono proprio al centro della frana e diversi pali della corrente elettrica hanno angolature bizzarre dovute allo spostamento del terreno) e le nostre case sono intatte. Con oltre 26 strade interrotte su cui lavorare, il comune ci ha detto che ci sarebbero voluti mesi per iniziare i lavori sulla nostra strada. Ci siamo mossi privatamente come comunità locale, chiedendo a geometra, geologo ed ingegnere di prepararci un progetto da presentare in comune. Abbiamo ottenuto il permesso di iniziare a costruire, ma purtroppo nessuna garanzia che ci siano fondi sufficienti per ottenere un rimborso delle spese, seppure la strada sia ad uso pubblico.
Di seguito vogliamo condividere i costi stimati dai tecnici che abbiamo contattato:
28.000€ a tariffa ordinaria per preparazione, movimento terra e preparazione fondo stradale da parte di un escavatore delle dimensioni e del tipo che stiamo attualmente utilizzando in cantiere, compreso carburante e operatore. Siamo molto fortunati che il nostro vicino sia un operatore professionale e abbia recentemente noleggiato l’escavatore pochi giorni prima dell’evento franoso per lavorare nella sua azienda, quindi probabilmente saremo in grado di ridurre notevolmente questo costo;
10.500€ per tubazioni di drenaggio, ripristino di pozzetti e fossette di scolo e tessuto non tessuto;
70.000€ per una craina, che è una struttura fatta di un reticolato di legni e acciaio, messa a sostegno sotto la nuova strada per prevenire l’erosione e ulteriori frane. Ancora una volta, questo si basa sui tassi di mercato, ma siamo già stati in grado di procurarci legname locale dalla segheria dei nostri vicini;
10.000€ di ghiaia e materiale stabilizzante per realizzare il sottofondo stradale;
3.000€ per segnaletica di sicurezza, guardrail e rallentatore conformi al codice di sicurezza;
15.000€ di spese tecniche per progettazione, direzione lavori, istruttoria e richiesta autorizzazione.
Il che arriva a 136.500€, senza contare la stima che ci vorranno circa altri 60.000 per ripulire gli altri danni lungo la strada e rimetterla in sicurezza. Un compito enorme. Come abbiamo scritto, è molto probabile che per alcune voci, come l’utilizzo dell’escavatore nelle mani abili del nostro vicino o per l’approvvigionamento di legna dal nostro vicino in fondo alla strada che gestisce una segheria, riusciremo a ridurre significativamente alcuni costi, ma abbiamo pensato fosse importante condividere il compiuto metrico per darvi un’idea delle spese che dovremo affrontare.

Momento di pausa con i nostri vicini che lavorano sulla strada mentre l’escavatore riempie la craina
Non avremmo mai immaginato di essere coinvolt* in un progetto infrastrutturale così grande (e forse non lo avresti mai immaginato nemmeno tu!) ma incredibilmente anche grazie al tuo appoggio si sta realizzando! Grazie per averci aiutato a riconnetterci con la nostra comunità! Ti chiediamo di condividere con i tuoi contatti quello che stiamo facendo anche con il tuo aiuto!